martedì 1 settembre 2015

Approvazione del POR FESR VENETO: il riassunto negli obiettivi prioritari e nelle allocazioni economiche.



Con comunicazione di un qualche giorni fa (18 Agosto 2015, per la precisione), la Comunità Europea ha approvato il POR FESR del Veneto.
Come sapete si tratta di fondi FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) che ogni regione realizza mixando le priorità definite dalla Commissione Europea per la programmazione in corso e gli adeguamenti nazionali, con specifiche richieste locali (Regionali, appunto) derivanti dal contesto e dalla situazione socio – economica locale (in questo caso della Regione Veneto).
Con questa approvazione si conclude l’iter programmatorio per il periodo 2014 – 2020. Ora bisognerà attendere che la macchina burocratica Regionale faccia i passi necessari per arrivare ai Bandi Regionali.
Sono quindi stati sbloccati 600 milioni di euro (Per l’intero periodo 2014 – 2020) per investimenti strutturali nella Regione del Veneto, di questo 300 milioni sono finanziati dall’Unione Europea.

Come dicevo questo documento definisce programmazione e obiettivi della politica Veneta in questo periodo di programmazione. E i soldi, sono a noi (Veneto) destinati. Si potrebbe dire basta spenderli. Ma ricordiamoci che nonostante alcune buone performances, siamo MAI riusciti a spendere integralmente le dotazioni ottenute e al Veneto destinate.
Non essendoci, ad oggi, 1 Settembre 2015 nessun bando esecutivo relativo a questi fondi, vi elenco in maniera sintetica a quali obiettivi fanno riferimento.

Comparazione degli obiettivi generali europei con le % di raggiungimento di quelli nazionali e della programmazione della Regione Veneto. 

Crescita intelligente: per sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione, l’UE mira altresì a raggiungere un 40% di laureati o con titolo equivalente tra i giovani dai 30 ai 34 anni. L’Italia non raggiunge la media europea e mira a un target del 26-27% nel 2020, mentre il Veneto si ferma ad un 21,4% (2012) - sotto alla media nazionale pari al 21,7% (2012) - tuttavia in crescita rispetto al 16,1% del 2005.

Crescita sostenibile: per quanto riguarda l’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, il Veneto contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo nazionale che mira a ridurre le emissioni di gas serra del 13% rispetto al 2005. Per la sostenibilità della crescita vengono inoltre proposti gli obiettivi dell’aumento del 20% dell'efficienza energetica e del raggiungimento del 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili; il target (nazionale) per quest’ultimo obiettivo è fissato al 17% per l’Italia e al 10,3% per il Veneto.
       
Crescita inclusiva: La crescita inclusiva promuove un alto tasso di occupazione e il target europeo mira a un tasso di occupazione del 75% tra i 20 e i 64 anni. L’Italia mira a raggiungere nel 2020 il 67/69% di occupazione, percentuale su cui si attesta già ora il Veneto.

Capacità innovativa: il Veneto si colloca tra i “moderate innovators” secondo il Regional Innovation Scoreboard 2014 della CE: “sistema territoriale che opera in un regime inferiore alla media UE ma che dispone di punti di forza, quali l’innovazione non basata su R&S, e che in generale utilizza tecnologie e sistemi innovati già sviluppati da altri”.
Per un’analisi di contesto dei distretti si rimanda al documento RIS3 della Regione del Veneto.
La capacità innovativa del Veneto — data dal rapporto fra la spesa pubblica e privata per R&S ed il prodotto regionale — è al di sotto della media italiana (1,07%, 2012) e ancora molto lontana dagli obiettivi per l’Italia di UE 2020 (1,53%). Incide negativamente, in particolare, la bassa percentuale della spesa pubblica in R&S sul PIL (0,3%). Viceversa la Regione Veneto si caratterizza per peculiarità positive costituite dall’elevato peso della spesa per R&S privata rispetto alla spesa complessiva (67,2%, 2011) e dall’elevata accelerazione fatta registrare dall’indicatore negli ultimi 5 anni. La maggiore quota di investimenti in R&S è riconducibile al comparto manifatturiero (72% della spesa).

Situazione digitale: pur occupando uno dei primi posti in Italia, il Veneto non conferma la sua capacità se confrontata con l’Europa, a causa di un ritardo strutturale italiano.
A livello regionale, i dati sulla copertura del servizio di banda larga di base (almeno 2 Mbps) presentano una copertura della popolazione compresa tra il 95-100% (Rapporto Caio, 2014) mentre, all’inizio del 2014, la copertura del servizio a banda larga a 30 Mbps è pari indicativamente al 7,56% della popolazione del Veneto, in particolare residente nei principali Comuni della Regione (2013, MiSE).
Due famiglie venete su tre dispongono di una connessione internet, rispetto al 61% in Italia, con una crescita sostenuta negli ultimi anni superiore a quella nazionale. La quasi totalità delle imprese venete con più di 10 addetti operanti nei settori industria e servizi dispone di PC (99%) e conta sulla diffusione della banda larga (96,2%) (2014).
Per quanto riguarda la copertura della popolazione con banda ultra larga (almeno 100Mbps) il dato in Veneto è pari allo 0,05% (2013, MiSE): ovvero vi sono pochissime aree del territorio del Veneto coperte con questa velocità di connessione. L’assenza di copertura con banda ultra larga rappresenta un punto di debolezza, soprattutto per gli insediamenti produttivi.

Secondo il documento approvato la Regione ha ideato e proposto una strategia (S3) che viene descritta da queste parole che riporto integralmente:
Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente” (S3) in corso di avanzata elaborazione da parte della Regione Veneto. Si tratta dell’agenda per lo sviluppo socio-economico del territorio, integrata e place – based  finalizzata a valorizzare gli ambiti produttivi di eccellenza tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo in un quadro economico globale, identificare i vantaggi competitivi e le specializzazioni tecnologiche più coerenti con il potenziale di innovazione regionale su cui concentrare le risorse, mettere a sistema oltre ai principali stakeholder (imprese, istituzioni della conoscenza, policy makers) anche le politiche di ricerca e innovazione al fine di accrescere il patrimonio di conoscenze e diffondere i vantaggi dell'innovazione nell'intera economia regionale, grazie ad un vero e proprio percorso di entrepreneurial discovery”
In questo contesto, sia la Commissione UE che la conferenza delle Regioni hanno identificato un insieme di “Driver” fondamentali per raggiungere gli obiettivi prefissati: il digitale e l’ICT sono un fattore di innovazione congiunto dei processi economici (sviluppo della capacità produttiva ICT-based, economia della conoscenza, start-up innovative…), dei processi sociali (cittadinanza digitale, innovazione sociale, crowdsourcing e crowdfunding), così come dei processi istituzionali e amministrativi (e-government e open government, framework di interoperabilità…).

A seguire il documento del POR FESR VENETO individua 4 aree di specializzazione e sette Assi prioritari. Sono aree di specializzazione:
a) Il settore dell’Agrifood (riferendosi ad esempio alla micro ricettività culinaria diffusa e alla produzione di vini di qualità)
b) Il settore della Creatività (riferendosi ad esempio al Distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, all’area dello “sport system” di Asolo e Montebelluna, al Distretto bellunese dell’occhialeria, al Distretto orafo di Vicenza e al Distretto Vicentino della concia…)
c) Il settore della Smart Manifacturing include la componentistica meccanica e la meccanica
strumentale (meccatronica) che rappresentano due settori di una specializzazione più ampia,
con forti interdipendenze.
d) Il settore della Sustainable Linving riguarda sia le caratteristiche della struttura esterna delle abitazioni e più ingenerale delle costruzioni che le modalità di fruizione degli spazi interni. Ne fanno parte ilsettore delle costruzioni nelle sue varie articolazioni, i produttori di materiali e impianti, l’industria dell’arredamento con la sua tipica organizzazione distrettuale.

Elenchiamo quindi gli assi prioritari, gli Obiettivi Tematici (OT) prioritari identificati e l’allocazione finanziaria per ogni OT


Asse 1 – Ricerca, Sviluppo tecnologico e Innovazione (con riferimento all’OT 1)
Asse 2 – Agenda Digitale (con riferimento all’OT 2)
Asse 3 – Competitività dei Sistemi produttivi (con riferimento all’OT3)
Asse 4 – Energia sostenibile e Qualità della vita (con riferimento all’OT 4)
Asse 5 – Rischio sismico ed idraulico (con riferimento all’OT 5)
Asse 6 – Sviluppo Urbano Sostenibile (con riferimento agli OT 2, 3, 4 e 9).
Asse 7 – Capacità amministrativa e istituzionale (con riferimento all’OT 11)


Asse 1 - Ricerca, Sviluppo tecnologico e Innovazione (103.479.552,00 €)
- Rafforzare e qualificare le infrastrutture di ricerca pubbliche e private in termini dicreazione di nuovi laboratori, miglioramento degli impianti esistenti e della strumentazione scientifica delle strutture di ricerca (Atenei, imprese, strutture per l’innovazione e il trasferimento tecnologico), e realizzazione di centri di competenza per la fornitura di servizi trainanti in grado di favorire le ricadute della conoscenza sul sistema produttivo regionale.
- Promuovere gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione attraverso il sostegno
all’inserimento nel sistema produttivo di capitale umano altamente qualificato (ricercatori, personale tecnico altamente specializzato, …).
- Sostenere l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale da parte di micro, piccole e medie imprese.
- Promuovere lo svolgimento di attività di R&S da parte delle imprese anche in forma aggregata, anche mediante partnership Centri di ricerca – imprese.
- Supportare la creazione e il consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di conoscenza e le iniziative di spin-off della ricerca in ambiti in linea con le strategie di specializzazione intelligente.

All’interno di questi obiettivi viene scelto come prioritario l’
OT 1 - "Rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione” entro il quale vengono identificate due azioni prioritarie”:
a) Potenziare l’infrastruttura per la ricerca e l’innovazione e le capacità di sviluppare l’eccellenza delle R&I e promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo; (€ 30.000.000,00 €)
b) promuovere gli investimenti delle imprese nell'innovazione e nella ricerca e sviluppare collegamenti e sinergie tra imprese, centri di R&S e istituti di istruzione superiore, in particolare lo sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l'innovazione sociale, l'ecoinnovazione, le applicazioni nei servizi pubblici, la stimolazione della domanda, le reti, i cluster e l'innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente, nonché sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione, soprattutto in tecnologie chiave abilitanti e la diffusione di tecnologie con finalità generali; (73.479.252,00 €)


Asse 2 - Agenda digitale (68.986.368,00 €)
- sostegno alla diffusione della banda ultra larga (velocità di connessione ad almeno 30 Mbps) in modo da soddisfare la domanda crescente da parte della popolazione e delle imprese di servizi di nuova generazione;
- razionalizzazione dei Data Center Pubblici sia in una ottica di riduzione della spesa pubblica nel campo delle TIC che in vista di un ammodernamento delle infrastrutture di servizio della pubblica amministrazione;
- promozione e qualificazione dell’offerta di servizi interattivi e di e - government da parte degli Enti Pubblici;
- sostegno alla interconnessione delle banche dati attraverso la promozione all’adesione al circuito CRESCI - Servizi di cooperazione e interoperabilità;
- sostegno al processo di alfabetizzazione e inclusione digitale di cittadini e imprese.

OT 2 – “Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nonché l’impiego e la qualità delle medesime.”
Le relative azioni prioritarie scelte sono:
a) estendendo la diffusione della banda larga e il lancio delle reti ad alta velocità e sostenendo l’adozione di reti e tecnologie emergenti in materia di economia digitale; (30.000.000,00 €)
b) sviluppando i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC; (7.500.000,00 €)
c) Rafforzando le applicazioni delle TIC per l’e-government, l’elearning, l’e-inclusione, l’e-culture e l’e-health; (31.486.368,00 €)

Asse 3 - Competitività dei sistemi produttivi (160.968.192,00 €)
- potenziare la propensione agli investimenti, anche accompagnando le imprese verso processi di riorganizzazione e ristrutturazione;
- sostenere la competitività dei sistemi produttivi territoriali, sulla scorta della nuova interpretazione dei distretti e delle reti/aggregazioni di impresa;
- ampliare i collegamenti con i mercati internazionali, fornendo gli strumenti per accedere ai nuovi mercati esteri;
- supportare la nascita e consolidamento di nuove imprese, avviando anche processi di re startup e di potenziamento dei settori tradizionali con strumenti digitali;
- migliorare l’accesso al credito e il finanziamento delle imprese, in logica anticiclica con strumenti finanziari, sia più innovativi quali il capitale di rischio (private equity, venture capital, ecc), sia più consolidati (es. fondi di rotazione, garanzie e Confidi).

OT 3 – “Accrescere la competitività delle PMI”
Azioni:
 a) promuovendo l’imprenditorialità in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori di imprese; (25.748.864,00 €)
b) sviluppando e realizzando nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione; (104.739.776,00 €) 
c) sostenendo la creazione e l’ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi; (20.000.000,00 €)
d) sostenendo la capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione; (10.479.552,00 €)


Asse 4 - Energia sostenibile e qualità della vita (94.856.256,00 €)
- Miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici pubblici per un risparmio di fonti primarie di energia, riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e sostegno ad interventi che promuovano l'efficientamento energetico tramite teleriscaldamento e teleraffrescamento dando priorità a impianti da fonte rinnovabile (smartbuilding).
- Risparmio energetico nell'illuminazione pubblica tramite sistemi di regolazione automatici (sensori) e di riduzione dell'inquinamento luminoso nel territorio regionale, nell'ottica di un miglioramento dell'efficienza energetica negli usi finali e la promozione dell'energia intelligente.
- Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti nelle strutture e nei cicli produttivi delle imprese, anche attraverso I'introduzione di innovazioni di processo e di prodotto, agevolando la sperimentazione e diffusione di fonti energetiche rinnovabili per I'autoconsumo al fine di massimizzare le ricadute economiche a livello territoriale.
- Orientamento all’autoconsumo, ovvero commisurando la dimensione degli impianti ai fabbisogni energetici e incentivando l'immissione in rete nelle aree dove saranno installati sistemi di distribuzione intelligente dell’energia (smartgrids), perseguendone la diffusione nelle aree urbane, periurbane nonché all’interno delle aree interne.
- Sistemi infrastrutturali e tecnologici di gestione del traffico e per l’integrazione tariffaria attraverso la realizzazione di sistemi di pagamento interoperabili (es. bigliettazione elettronica, infomobilità, strumenti antielusione).

OT4 – “Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori”:
Azioni
b) promuovendo l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle imprese: (24.856.256,00 €)
c) sostenendo l’efficienza energetica, la gestione intelligente dell’energia e l’uso dell’energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche, compresi gli edifici pubblici, e nel settore dell’edilizia abitativa.  (45.000.000,00 €)
d) Sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti operanti a bassa e media tensione;  (10.000.000,00 €)
g) promuovendo l’uso della cogenerazione di calore ed energia ad alto rendimento sulla base della domanda di calore utile.  (15.000.000,00 €)


Asse 5 - Rischio sismico e idraulico (45.990.912,00)
- mitigazione e di riduzione del rischio idrogeologico al fine di fronteggiare gli eventi alluvionali con la realizzazione di interventi strutturali nella rete idraulica principale, contribuendo ad aumentare la resilienza del territorio in funzione della prevenzione del rischio e alla protezione della popolazione esposta a rischio;
-  la messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti ubicati nelle aree maggiormente a rischio.

OT5 – “Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi”;
Azioni:
b) promuovendo investimenti destinati a far fronte a rischi specifici garantendo la resilienza alle catastrofi sviluppando sistemi di gestione delle catastrofi. (45.990.912,00 €)


Asse 6 - Sviluppo Urbano Sostenibile (86.232.960,00 €)
- come fattore molto rilevante di qualità dell’ambiente urbano, viene identificato come prioritario il passaggio ad un sistema di mobilità (trasporto pubblico locale) ad alta sostenibilità per quanto riguarda emissioni ed uso dell’energia. Questo si associa ad un’azione finalizzata ad accrescere l’utilizzo del sistema pubblico della mobilità;
- il problema della qualità abitativa delle fasce escluse e marginali è ancora molto sentito nelle aree urbane del Veneto, sia come fattore di esclusione sociale che in termini di sostenibilità ambientale ed energetica. La risoluzione di questo problema costituisce un elemento importante di riequilibrio e coesione territoriale, oltre che di rigenerazione urbana, nella componente che riguarda in particolare l’inclusione sociale;
- la crisi produttiva, indotta anche dai deficit di innovazione e di capacità di agire in rete, del sistema delle piccole imprese commerciali nei centri delle maggiori città del Veneto (e in particolare nei centri storici) costituiscono un elemento di impoverimento non solo dei livelli di attività economica dei centri urbani ma della qualità della vita dei cittadini, della capacità di mantenimento della popolazione e nella capacità di attrazione di turisti e visitatori.
- Vi è la necessità di porre rimedio alla modesta capacità degli Enti locali di offrire servizi ad elevata interattività, nonché l’esigenza di elevare il livello di interoperabilità e di cooperazione applicativa tra gli enti pubblici, attualmente insoddisfacente.

OT2 – “Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime”;
Azioni:
c) rafforzando le applicazioni delle TIC per l'e-government, l'e-learning, l'e-inclusion, l'e-culture e l'e-health. (11.497.728,00 €) 

OT 3 – “Competitività  dei sistemi produttivi”
b) sviluppando e realizzando nuovi modelli di attività per le PMI in particolare per l’internazionalizzazione.  (11.497.728,00 €)

OT 4 – “Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori”
e) Promuovendo strategie per basse emissioni di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare le aree urbane, inclusa la promozione della mobilità urbana multimodale sostenibile e di pertinenti misure di adattamento e mitigazione.  (28.744.320,00 €)

OT 9 – “Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni discriminazione”
b) sostenendo la rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità sfavorite nelle aree urbane e rurali.  (34.493.184,00 €)


Asse 7 - Capacità amministrativa e istituzionale ( 14.372.160,00 €)
“La Regione del Veneto intende ottenere il miglioramento della governance multilivello e delle capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione dei programmi operativi, in linea con le indicazioni dell’Accordo di Partenariato, del Position Paper sull’Italia, del PNR e delle Raccomandazioni Specifiche del Consiglio Europeo all’Italia che sottolineano l’importanza della capacità istituzionale e amministrativa, in particolare mediante il Piano di Rafforzamento Amministrativo (accompagnato dal reclutamento dedicato di personale a tempo indeterminato), in un’ottica complessiva di rafforzamento strutturale delle capacità di programmazione e gestione dei fondi SIE.”


OT 11 – “Rafforzare la capacità istituzionale delle Autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente”:
Azioni:
a) Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente mediante azioni volte a rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici relativi all'attuazione del FESR, affiancando le azioni svolte nell'ambito del FSE per rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza della pubblica amministrazione. (14.372.160,00 €)